Puro Sabor 2018: ultimo giorno

Puro Sabor 2018: ultimo giorno

Puro Sabor 2018: ultimo giorno 800 450 Giuseppe Mitolo

Venerdì 26 è l’ultimo giorno del Puro Sabor. Come per le altre mattinate, il programma resta immutato con la visita in una piantagione e in una manifattura. Dopo aver visitato diverse fincas, abbiamo deciso di sdoppiare le possibilità di conoscenza e approfondimento. Così parte del team si è spinta a Condega, altra zona di coltivazione del tabacco Nicaraguense e altri hanno fatto tappa alla Procesadora de Nicaragua S.A. (PROCENICSA), un’importante società della famiglia Oliva (nessuna parentela con l’omonima manifattura) che da generazioni, si occupa di lavorare il tabacco, non solo quello Nicaraguense, per poi venderlo alle diverse realtà manifatturiere. I magazzini di smistamento delle balle di tabacco, così come le stanze di lavorazione, classificazione e desparillo sono di estensione ragguardevole. E’ in questa fabbrica che è stata inventata la tecnica di bagnamento delle foglie su enormi ruote meccanizzate, il cui moto, assieme alla nebulizzazione nella stanza di acqua tiepida, garantiscono una uniforme umidificazione del tabacco con maggiore risparmio di tempo.

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A seguire, chi è rimasto ad Estelì, ha fatto tappa a Nica Sueño, fabbrica dove vengono realizzati i sigari di RoMa Craft e altri brand. Qui ci hanno accolto Mike Rosales e Skip Martin, i proprietari del marchio. Quest’ultimo ci ha fatto guida nella manifattura, dove abbiamo contato venti torcedores più altri addetti per i restanti passaggi produttivi. In esclusiva per CigarsLover, Mike Rosales ci ha presentato il nuovo Casa de Torres (un piccolo doble figurado) che verrà distribuito da febbraio per il solo mercato tedesco.

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In contemporanea, come riportato poc’anzi, parte di noi si è spostata a Condega, per visitare le coltivazioni anche di questa zona, che non vengono mai raggiunte dai tour del Puro Sabor. Condega è una località molto meno nota di Estelì, ma in questa zona vengono coltivate delle foglie di fascia di alta qualità, per via del suo microclima.

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Il pranzo si è tenuto presso una casa del tabaco, luogo in cui avviene il delicato passaggio di cura delle foglie raccolte. Dopo il consueto pranzo nicaraguense (composto da una portata mista di carne e verdure), ha fatto ingresso, fra gli occhi attoniti di molti, Carlito Fuente, il quale, come già riportato qui, ha annunciato di voler tornare in Nicaragua, costruendo ex novo una manifattura. Nell’esatto momento della comunicazione, abbiamo percepito di trovarci a vivere un momento storico per il Nicaragua, poichè con l’arrivo di Fuente nella terra dei vulcani potrebbero cambiare molte dinamiche ed equilibri.

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Nel pomeriggio, nonostante la programmazione del festival lasciasse tempo libero ai partecipanti, abbiamo accettato di buon grado l’invito di Nestor Plasencia di far visita alla sua fabbrica assieme ad un piccolo gruppo di interessati. L’azienda Plasencia è una delle più grandi e organizzate che abbiamo visto. Tutte le stanze di lavoro sono poste al perimetro di un grande chiostro centrale intorno al quale, oltre alla manifattura e agli uffici amministrativi, trovano posto anche una piccola lounge e una stanza per conferenze all’interno della quale vi è un pannello murario con il  logo del brand, realizzato affiancando i sigari l’un l’altro, in modo da formare, con le teste del sigaro, la P e il nome Plasencia. Alla fine del tour, è stato chiesto a tre volontari di cimentarsi in una degustazione cieca di alcuni sigari delle linee prodotte, riconoscendoli: solo un fortunato e bravo vincitore si è portato a casa un bundle da dieci pezzi di Alma del Campo. Piccola parentesi da amanti dell’espresso italiano: presso la lounge Plasencia viene servito un ottimo caffè, motivo in più per farvi visita!

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L’ultima sera del festival, come di consueto, è stata occupata dalla cena di gala, quest’anno svoltasi presso la tenuta Drew Estate. L’aria che si respirava era allegra e briosa, nonostante fosse anche l’occasione per salutarsi e, per i più intraprendenti, darsi appuntamento al prossimo anno.

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Di sicuro, però, l’atmosfera non si è mai sopita perchè dopo cena, il gruppo latino-americano che si esibiva ha trascinato in pista la stragrande maggioranza dei partecipanti, così come dei produttori. Perchè in Nicaragua non importa se sei produttore o fumatore: sei parte di un abbraccio collettivo che si chiama Puro Sabor!

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